Cristoforo Colombo

-PERCHE' SCUOLA COLOMBO-

Cristoforo Colombo , il navigatore italiano certamente più noto e a cui è intitolata la nostra scuola, nacque a Genova il 3 agosto 1451. Figlio di Domenico, un tessitore di lana, e di Susanna Fontanarossa, da giovane il futuro navigatore non era affatto interessato ad apprendere i segreti paterni di quest'arte ma dimostrava un particolare interesse per il mare e in particolare per le conformazioni geografiche del mondo allora conosciuto. Tuttavia fino a vent'anni seguì, per non contrastare i desideri del padre, il mestiere paterno. In seguito iniziò a viaggiare per mare al servizio di varie compagnie commerciali.


Sappiamo con certezza che non frequentò scuole regolari e che tutte le cognizioni scolastiche in suo possesso gli derivarono dalla sapiente e paziente opera del padre, il quale gli insegnò anche e disegnare carte geografiche.
Per qualche tempo Colombo visse con il fratello Bartolomeo, di professione cartografo, che lo aiutò ad approfondire la lettura e il disegno delle carte, a studiare le opere di molti geografici, a navigare su molte rotte anche poco frequentate, dall'Africa al nord Europa. Non abbiamo comunque notizie sicure su questi suoi spostamenti.

In seguito a contatti con il geografo Fiorentino Toscanelli, Colombo si convinse della nuova teoria che circolava, ossia che la Terra fosse rotonda e non piatta come da millenni si andava affermando. Alla luce di queste nuove rivelazioni, che gli aprivano orizzonti infiniti e affascinanti, Colombo cominciò a coltivare l'idea di raggiungere le Indie, navigando verso Occidente.
Per realizzare l'impresa però aveva bisogno di fondi e di navi. Durante numerose peregrinazioni, si rivolse alle corti di Portogallo, Spagna, Francia e Inghilterra ma per anni non trovò nessuno disposto a dargli fiducia. Nel 1492 i sovrani della Spagna appena riunificata, Ferdinando e Isabella, dopo qualche tentennamento, decisero di finanziare il viaggio verso l’ignoto: un viaggio destinato a cambiare il percorso della Storia.

Prima spedizione (1492-1493)
Il 3 agosto 1492 Colombo salpò da Palos (Spagna) con tre caravelle (la Ninã, la Pinta e la Santa Maria) dotate di equipaggio spagnolo. Dopo aver fatto sosta alla Canarie dal 12 agosto al 6 settembre, il futuro "Ammiraglio del Mare Oceano" ripartì verso Occidente e avvistò terra, approdando a Guanahani, isola delle odierne Bahamas, che battezzò San Salvador, prendendone possesso in nome dei sovrani di Spagna.
Era il 12 ottobre 1492, giorno ufficiale della scoperta delle Americhe, data che convenzionalmente segna l'inizio dell'Età Moderna.
Colombo riteneva di essere giunto su un'isola dell'arcipelago giapponese. Con ulteriori esplorazioni verso sud, scoprì nuove terre e la moderna Haiti (che chiamò Hispaniola.) Il 16 gennaio 1493 salpò per l'Europa e arrivò a Palos il 15 marzo.
Re Ferdinando e la regina Isabella gli conferirono onori e ricchezze pianificando subito una seconda spedizione.

Seconda spedizione (1493-1494)
La seconda spedizione era costituita da diciassette navi, con quasi 1500 persone imbarcate, fra cui sacerdoti, dottori e contadini: l'intento era non solo di diffondere il Cristianesimo, ma anche di affermare la sovranità spagnola sulle terre scoperte, colonizzare, coltivare e portare in Spagna l'oro.
La partenza da Cadice avvenne il 25 settembre 1493 e, dopo una sosta alle Canarie (dove furono caricati a bordo anche animali domestici), si salpò il 13 ottobre.
Dopo l'arrivo a Hispaniola, Colombo continuò le esplorazioni, scoprendo Santiago (l’attuale Jamaica) ed esplorando la costa meridionale di Cuba (che Colombo non riconobbe comunque come isola, convinto che facesse parte del continente). Dopo aver inviato in Spagna un carico di 500 schiavi, il 20 aprile del 1496 salpò per l'Europa e raggiunse Cadice l'11 giugno, con due navi che aveva costruito nelle terre scoperte.

Terza e quarta spedizione (1498-1500, 1502-1504)
Colombo partì nuovamente con una flotta di otto navi e, dopo due mesi di navigazione, giunse nell'Isola di Trinidad vicino alle coste del Venezuela, per poi tornare a Hispaniola. Nel frattempo i re spagnoli, accortisi che Colombo era, pur grande uomo di mare, non dimostrava grandi capacità di governo nelle colonie americane, inviarono sul luogo un loro emissario, Francisco De Bobadilla, con l'incarico di amministrare la giustizia per conto del re. Ma certamente una delle ragioni del comportamento dei sovrani spagnoli era l’invidia di molti uomini di corte che non accettavano che Colombo difendesse gli indigeni contro i maltrattamenti e gli abusi dei dominatori.
Colombo si rifiutò di accettare l'autorità dell'emissario, che per tutta risposta lo fece arrestare rispedendolo in Spagna.
Dopo tutte queste vicende, Colombo venne scagionato e liberato. Due anni dopo ebbe modo di fare un ultimo viaggio durante il quale incappò sfortunatamente in un terribile uragano che causò la perdita di tre delle quattro navi a sua disposizione. Navigò però insistentemente per altri otto mesi lungo la costa tra l'Honduras e Panama, per poi tornare in Spagna, ormai stanco e malato.
Trascorse l'ultima parte della sua vita quasi dimenticato, in una difficile situazione finanziaria e senza essersi reso davvero conto di aver scoperto un nuovo continente.
Morì il 20 maggio 1506 a Valladolid.